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21/05/18

ieri i boatos, rimbalzati anche sul sito Dagospia, davano come possibile alternativa Paolo Savona, 81 anni.Basta vecchi al potere, basta ne abbiamo le palle piene, io metterei una legge, la farei,dopo 70 anni tutti in pensione,

ieri i boatos, rimbalzati anche sul sito Dagospia, davano come possibile alternativa Paolo Savona, 81 anni, economista con un lungo passato in Banca d’Italia, già ministro all’Industria con Carlo Azeglio Ciampi.

Basta vecchi al potere, basta ne abbiamo le palle piene, io metterei una legge, la farei,dopo 70 anni 
tutti in pensione, 

Io voglio un governo giovane e voglio il governo che noi vogliamo e non che Mattarella vuole, basta balli e balletti,vogliamo che i nostri rappresentati del m5s e di lega governino




E alla fine il nome per Palazzo Chigi potrebbe essere proprio lui, il candidato “congelato” lunedì scorso da un perplesso Matteo Salvini. Ovvero l’avvocato e docente universitario Giuseppe Conte, 54 anni, pugliese ma trapiantato a Roma, già ministro alla Pubblica amministrazione nella squadra di governo presentata da Luigi Di Maio prima delle Politiche. E le parole di ieri di Alessandro Di Battista su La 7 (“Il nome del premier non vi stupirà, non viene da Marte”) sembrano confermare che sarà lui “la figura terza”.
Indicata da quel Di Maio che a questo punto prenderà un superministero, quello che dovrebbe nascere dall’accorpamento del dicastero del Lavoro con lo Sviluppo economico. E che terrà in pancia anche le Telecomunicazioni, materia che interessa a quello che è rimasto fuori a inveire, a Silvio Berlusconi. Mentre Matteo Salvini è destinato all’Interno. Ed entrambi i leader dovrebbero essere anche vicepremier, per dare sostegno (e di fatto la rotta) al presidente terzo, Conte. Anche se ieri i boatos, rimbalzati anche sul sito Dagospia, davano come possibile alternativa Paolo Savona, 81 anni, economista con un lungo passato in Banca d’Italia, già ministro all’Industria con Carlo Azeglio Ciampi.
Ma a quanto emerso ieri sera Savona sarebbe in realtà il nome indicato dal Carroccio per il ministero dell’Economia. Scelta che però potrebbe lasciare perplesso il Quirinale. Perché Savona è un deciso oppositore della linea dell’austerità dell’Europa. E non solo. Ieri in ambienti politici ricordavano una intercettazione del 2005 in cui Savona, allora presidente della società di costruzioni Impregilo, parlava con l’economista Carlo Pelanda del Ponte di Messina, per la cui costruzione Impregilo era in corsa. E Pelanda gli riferiva: “La gara per il ponte sullo Stretto la vincerà Impregilo, me lo ha detto Marcello Dell’Utri”. Vecchia storia, senza alcuna rilevanza penale. Mentre tutti sciorinano aneddoti su Conte: docente di Diritto privato a Firenze, quindi diretta conoscenza di Alfonso Bonafede, dimaiano doc che a Firenze esercita la professione di avvocato. E che salvo sorprese sarà il Guardasigilli del governo giallo-verde. È stato lui il vero fautore dell’ascesa di Conte, presenza fissa ai convegni sulla giustizia del M5S.
Avvocato cassazionista, esperto in arbitrati, dal 2013 è membro del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, l’organo di autogoverno del Tar e del Consiglio di Stato. Ed è lui che ha presieduto la commissione che a gennaio ha destituito l’ex consigliere di Stato Giuseppe Bellomo, accusato di aver imposto ad alcune borsiste della sua scuola minigonne e tacchi a spillo, oltre alla risoluzione del contratto se si fossero sposate. Ora invece potrebbe diventare premier al posto di Di Maio, che ci ha provato fino a poche ore fa. Ma la Lega ha fatto muro, fino all’ultimo. “Salvini non poteva reggerlo con i nostri” ripetono i leghisti. Mentre dal Movimento raccontano che a ostacolarlo sia stato anche il suo rifiuto di incontrare o anche solamente sentire al telefono Berlusconi. Un passaggio che la Lega gli ha chiesto più volte. Ma il capo del M5S ha sempre detto no. Però c’è sempre la possibilità che Mattarella respinga come troppo leggero il nome di Conte. O di un altro tecnico. E allora Di Maio, come leader del Movimento primo per consensi, tornerebbe in prima fila. Una speranza che il grillino ha conservato, forse. “Ma a quel punto potrebbe saltare il banco”, ammettono M5S. Mentre impazza il totonomi per la squadra di governo. la Lega che pare fare incetta di ministeri pesanti, per compensare il premier indicato dai 5Stelle. Nell’attesa le ultime indiscrezioni danno agli Affari europei su indicazione del Movimento il giurista Enzo Moavero Milanesi, classe 1954: già sottosegretario a Palazzo Chigi con Ciampi, ministro proprio agli Affari europei prima con Mario Monti e poi con Enrico Letta. Gradito al Quirinale. Mentre per gli Esteri rimane favorito Giampiero Massolo, già direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, anche lui sponsorizzato dal Colle. La Lega invece vuole l’ avvocato Giulia Bongiorno, già legale di Giulio Andreotti, per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento, e prenderà l’Agricoltura con Nicola Molteni, vice capogruppo alla Camera. Giancarlo Giorgetti, numero due del Carroccio, sarà invece il sottosegretario “forte” alla presidenza del Consiglio. E sottosegretario a Palazzo Chigi, con delega ai Servizi segreti, sarà anche il senatore grillino Vito Crimi.
Poi però c’è un nodo, il ministero delle Infrastrutture. Sembrava destinato alla 5Stelle Laura Castelli, deputata e storica No Tav. Ma ieri, forse sfruttando le polemiche sullo stop all’opera, la Lega ha chiesto il dicastero. E il nome di Salvini è Giuseppe Bonomi, ex deputato e assessore a Milano, già presidente della società di gestione aeroportuale Sea. Mentre Castelli potrebbe prendere la Pubblica amministrazione. E c’è battaglia anche per l’Ambiente, con il Carroccio che pare destinato a prenderlo. E sarebbe una ferita, per il M5S che dell’ambiente aveva fatto un totem. Altro nodo è la Difesa, per cui sarebbe in prima fila il leghista Lorenzo Fontana. Ma il Colle potrebbe preferire un tecnico. Di certo nel governo ci sarà anche un fedelissimo di Di Maio come il deputato Vincenzo Spadafora, forse a un ministero ad hoc, quello alla Famiglia.

Perché #Fazio è terrorizzato dal #GovernoDelCambiamento? E la #Littizzetto? Potrà più essere pagata per le sue insulse battutine volgari e tristi sul sesso?

20/05/18

A Michele Emiliano il programma Lega-M5S piace molto Dice che l'avrebbe sottoscritto "dalla prima all'ultima clausola" e che è "compatibile con istanze di progresso"

A Michele Emiliano il programma Lega-M5S piace molto
Dice che l'avrebbe sottoscritto "dalla prima all'ultima clausola" e che è "compatibile con istanze di progresso"
Dice che l'avrebbe sottoscritto "dalla prima all'ultima clausola" e che è "compatibile con istanze di progresso"
ILPOST.IT

Governo, Conte favorito come premier

Governo, Conte favorito come premier: Economia e Difesa nodi aperti

A Di Maio andrebbe il "super ministero" congiunto di Lavoro e Sviluppo economico, mentre a Salvini spetterebbe il Viminale

E' Giuseppe Conte il nome favorito per Palazzo Chigi. Lo riferiscono fonti parlamentari, anche se non è arrivata alcuna conferma ufficiale da Lega o M5s. Nelle ultimissime ore il ballottaggio con Andrea Roventini, candidato assieme a Conte come ministro per il Movimento, vedrebbe tuttavia in vantaggio il membro del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa. A Di Maio andrebbe il ministero del Lavoro, a Salvini il Viminale.Giuseppe Conte premier, Di Maio al Lavoro, Viminale per Salvini: ecco le ultime novità del totoministri

Su Conte, a dispetto di Roventini, ci sarebbe anche il placet della Lega. L'accordo, a cascata, è molto avanzato anche sulla squadra dei ministri.

Favoritissimo Giampaolo Massolo agli Esteri, mentre Luigi Di Maio dovrebbe guidare un super ministero che unisca i dicasteri dello Sviluppo Economico e del Lavoro. "I ministri li nomina il Presidente della Repubblica", ha tuttavia ricordato il capo politico del M5s. Al leader della Lega, Matteo Salvini, andrebbe invece il ministero dell'Interno. Ancora aperti i nodi relativi all'Economia, al quale punta il Movimento, e alla Difesa, che interessa invece la Lega.

Di Maio: "Dalla prossima settimana governiamo" - "Questo fine settimana l'ho passato a sostenere sindaci in varie città, ma la cosa che cambia dalla prossima settimana è che il Movimento 5 Stelle andrà al governo del Paese", ha annunciato Di Maio. "Prima di spread e dei parametri di Bruxelles, vengono i cittadini italiani con i loro diritti essenziali. E se dovremo pretendere qualcosa in Europa non andremo col cappello in mano, ma chiederemo i margini per poter spendere come seconda forza manifatturiera in Europa e che da 20 miliardi e ne vede rientrare 10-12", ha aggiunto il capo politico 5 Stelle.

io chiedo come cittadina italiana al presidente Mattarella,di dare il via al governo m5s/lega, perchè lo abbiamo votato in 18 milioni noi italiani e non i tedeschi o i francesi

io chiedo come cittadina italiana al presidente  Mattarella, presidente della repubblica italiana e non tedesca o francese o altra di dare mandato per la formazione del governo m5s/lega, il perchè è semplice li abbiamo votati noi cittadini italiani,non francesi o tedeschi e siamo 6,5 milioni della lega e 11,5 milioni del m5s, sommando siamo 18 milioni di italiani, siamo una repubblica democratica , il presidente non è un re,ma semplicemente un uomo che controlla che la democrazia sia la nostra libertà, dunque poi mi chiedo noi non interferiamo nelle repubbliche , francese e tedesca, noi accettiamo le loro scelte, poi ricordo pure che la Francia a dirla tutta ha un debito superiore al nostro,il suo è di 2500 miliardi,il nostro 2300 miliardi e che la politica che la UE ci impone ci ha impoverito, il nostro debito in pochi anni è cresciuto di 300 miliardi e dunque curare un ammalato con la medicina sbagliata porta alla morte, la francia si faccia i cazzi sua che a vedere bene è abbastanza inguaiata, Macron  non è più popolare e ben voluto dai francesi e si guardi in casa sua che è nei guai.

Speriamo che nessuno metta veti su una scelta che rappresenta la volontà della maggioranza degli italiani”. Poche ore dopo è toccato a Luigi Di Maio, intervenuto a un comizio in sostegno del candidato sindaco M5s a Teramo: “Abbiamo chiesto che il ministero dello Sviluppo economico con dentro quello del Lavoro sia un super ministero per risolvere i problemi degli italiani e che vada al Movimento 5 stelle”. E ha chiuso: “Avevo promesso che saremmo andati al governo e la prossima settimana ci andiamo”.

Governo, accordo sul premier e Salvini-Di Maio ministri. M5s chiede super ministero Sviluppo economico-Lavoro

Governo, accordo sul premier e Salvini-Di Maio ministri. M5s chiede super ministero Sviluppo economico-Lavoro
Il leader del Carroccio ha dato la notizia intervenendo con il megafono al gazebo di Fiumicino. In mattinata si è incontrato per circa un'ora e mezza con Di Maio: "Abbiamo scelto una figura equilibrata che mette d'accordo noi e loro"

per me dobbiamo mollare le missioni e pure immediatamente, i costi e pure la schifezza che sono ce lo gridano


noi sulla costituzione abbiamo scritto che non possimao dichiarare guerra e a nessuno e dunque , perchè soddisfare la sete e di potere degli usa, il popolo deve lui scegliere i suoi governi non di certo noi, detto questo ,le spese militari non possiamo permettercelo e poi perchè noi, gli usa se vogliono fare guerra a tutti si paghino le spese, noi dagli usa oramai siamo solo asfissiati dai loro deliri, basta missioni di pace,m che poi sono missioni di guerre


Italia giallo-verde, 

fuga dalle missioni. 

Alla Farnesina preoccupazioni per

 la futura presenza 

italiana in Libano, 

Niger e Afghanistan

Sul dossier Libia Salvini e Di Maio che faranno?

https://www.huffingtonpost.it/2018/05/20/italia-giallo

-verde-fuga-dalle-missioni-alla-farnesina-preoccupazioni

-per-la-futura-presenza-italiana-in-libano-niger-e

-afghanistan_a_23439223/?utm_hp_ref=it-homepage




buttiamoli via

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Terrorismo mediatico basato sulla paura del ritorno all'onestà come normale modus operandi, perdita di (scandalosi) privilegi e status quo ... paura del cambiamento soprattutto, comunque inarrestabile per chiunque ed irreversibile.

Terrorismo mediatico basato sulla paura del ritorno all'onestà come normale modus operandi, perdita di (scandalosi) privilegi e status quo ... paura del cambiamento soprattutto, comunque inarrestabile per chiunque ed irreversibile.

Contro la paura che vogliono (in modo neanche più subdolo ormai) infliggere ed insinuare agli italiani, non resta altro che informarsi, partecipare e confrontarsi.

Il loro mondo sta per collassare, lo spettacolo è già iniziato ... mettiamoci comodi ma attenti e con spirito critico ben sviluppato, sarà un piacere porre il The End a questo lungo teatro dell'assurdo! 



L'immagine può contenere: una o più persone, albero e spazio all'aperto

un film che vedrò,UN AFFARE DI FAMIGLIA .chi sono i veri genitori, quelli che i figli li generano e producono o quelli che li crescono? E quanto contano i legami di sangue, quanto si può eludere il dato biologico?

chi sono i veri genitori, quelli che i figli li generano e producono o quelli che li crescono? E quanto contano i legami di sangue, quanto si può eludere il dato biologico?
 http://nuovocinemalocatelli.com/2018/05/15/cannes-2018-recensione-un-affare-di-famiglia-manbiki-kazoku-di-kore-eda-hirozaku-ritratto-di-giappone-sottoproletario-con-famiglia/

Cannes 2018. Recensione: UN AFFARE DI FAMIGLIA (Manbiki Kazoku) di Kore-eda Hirozaku. Ritratto di Giappone sottoproletario con famiglia

senti chi parla

Foto

Senti chi parlava, di Marco Travaglio

(pressreader.com) – Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano 20/05/2018 – “Fanno il Daspo ai tifosi, va fatto il Daspo ai politici che prendono le tangenti: mai più” (7.5.2014). Chi l’ha detto? I giustizialisti grilloleghisti che hanno firmato il contratto di governo? No, Matteo Renzi, lo stesso che ora tuona contro i “giustizialisti” che vogliono il Daspo per i politici corrotti.
Se la vicenda Eternit è un reato ma prescritto, vuol dire che bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione: non ci deve mai più essere l’incubo della prescrizione” (20.11.2014). Chi l’ha detto? I manettari Di Maio&Salvini che vogliono fermare la prescrizione al rinvio a giudizio? No, Matteo Renzi, lo stesso che ora strilla contro il “giustizialismo” di chi vuol farla finita con la prescrizione.
È da troppo tempo che stiamo aspettando una riduzione del numero dei parlamentari, l’abolizione dei vitalizi, la riduzione delle spese di Camera e Senato e naturalmente una legge sulla corruzione che sia più dura”(12.10.2012). Chi l’ha detto? I populisti lega-stellati che hanno inserito questi punti nel contratto? No, Matteo Renzi, lo stesso che ora annuncia opposizione dura su tutti i fronti al governo populista.
La Tav rischia di essere un investimento fuori scala e fuori tempo… Iniziative come la Torino-Lione non sono dannose, sono inutili. Sono soldi impiegati male… Prima lo Stato uscirà dalla logica ciclopica delle grandi infrastrutture e si concentrerà sulla manutenzione delle scuole e delle strade, più facile sarà per noi riavvicinare i cittadini alle istituzioni. E anche, en passant, creare posti di lavoro più stabili”(maggio 2013). Chi l’ha detto? I cavernicoli del M5S e della Lega che vogliono bloccare il Tav Torino-Lione e altre grandi opere ciclopiche inutili e costose? No, Matteo Renzi nel suo libro Oltre la rottamazione: lo stesso che ora difende il Tav dalle minacce dimaian-salviniane.
Sui migranti rischiamo l’esplosione per colpa dell’Unione europea”(16.9.2016). “I numeri dell’immigrazione oggi non sono sostenibili” (27.6.2017). “Ci dev’essere un numero chiuso di arrivi, non ci dobbiamo sentire in colpa se non possiamo accogliere tutti… I migranti aiutiamoli davvero a casa loro… C’è un limite massimo di persone che puoi accogliere, è impensabile che tu possa accogliere tutti” (7.7.2017). “Noi non abbiamo il dovere morale dell’accoglienza: sarebbe un disastro etico, politico e sociale…” (2.9.2917). Chi l’ha detto? I razzisti lepenisti e orbaniani che han siglato il contratto? No, Matteo Renzi, scavalcando preventivamente a destra il governo Salvimaio.
Il rimpatrio non è un tabù. Chi ha diritto all’accoglienza dev’essere accolto, ma l’Italia non è il Paese dei balocchi… Occorre trovare una giusta via tra la paura e la superficialità e il cedimento strutturale al buonismo. Guardo alla sinistra di quest’aula: non possiamo avere più paura del concetto di rimpatrio” (24.6.2015). Chi l’ha detto? Sempre gli xenofobi giallo-verdi? No, Matteo Renzi alla Camera, anticipando la linea Minniti del 2017 che ora ispira il contratto M5S-Lega sui rimpatrii degli irregolari previsti non solo alla Bossi-Fini, ma anche dalla Turco-Napolitano e da tutta la giurisprudenza europea.
Difendiamo l’Europa dall’assalto della tecnocrazia, dei banchieri e dei burocrati” (5.7.2014). “In Europa non vado a dire ‘per favore ascoltateci’ col cappello in mano. Non vado a Bruxelles a farmi spiegare cosa fare” (4.11. 2014). “Se restiamo fermi, prigionieri di regolamenti e burocrazie, l’Europa è finita” (6.7.2015). “Il centrosinistra, per cacciare Berlusconi, ha fatto leva anche sull’Europa, permettendole di entrare in casa nostra… Non accetto che l’Italia sia trattata come una studentessa indisciplinata da rimettere in riga. È un atteggiamento che fa male all’Europa, che, da speranza politica, diventa guardiana antipatica” (9.7.2017). Chi l’ha detto? Un irresponsabile sovranista che vuol farci cacciare dall’Ue e annetterci alla Russia di Putin? No, Matteo Renzi, lo stesso che prima levò la bandiera dell’Europa dal suo ufficio a Palazzo Chigi, fra gli applausi del Front National della Le Pen, poi si coalizzò con “+Europa” e ora difende la Ue dagli assalti degli antieuropeisti lega-stellati.
L’Italia ha smesso di crescere quando ha abbracciato la filosofia, tipicamente europea, del rispetto di parametri” (28.7.2015). “Basta con i professionisti europei dello zero virgola! Se vogliono aprire una procedura contro l’Italia, facciano pure: noi andiamo avanti!” (1.2.2016). “C’è un pregiudizio di alcuni dirigenti europei, come il presidente dell’Eurogruppo, che alle elezioni ha preso il 5%, nei confronti dell’Italia: bisogna rendersi conto che di Fiscal Compact e di austerity l’Europa muore” (10.7.2017). “L’avvento scriteriato del Fiscal compact nel 2012 fa del ritorno agli obiettivi di Maastricht (deficit al 3% per avere una crescita intorno al 2%) una sorta di manifesto progressista. L’Italia deve porre il veto all’introduzione del Fiscal compact nei trattati e stabilire un percorso a lungo termine… via libera al ritorno per almeno 5 anni ai criteri di Maastricht col deficit al 2,9%. Ciò permetterà al nostro Paese di avere a disposizione almeno 30 miliardi nei prossimi 5 anni per ridurre la pressione fiscale e rimodellare le strategie di crescita… Abbiamo bisogno di abbassare le tasse. Punto” (9.7.2017). Chi l’ha detto? La folle maggioranza Salvimaio che, per le sue demenziali riforme economiche senza coperture, vuole ridiscutere i trattati Ue e minaccia di sfondare il Fiscal Compact fino al 2,9% di deficit-Pil? No, Matteo Renzi, che ora si oppone alle sue idee solo perché gliele copiano gli altri. Sarà mica diventato un rosicone geloso?

Negare una festa di chi si ritiene diverso,ma poi si è diversi?Essere gay è diverso per chi.

Negare una festa di chi si ritiene diverso,ma poi si è diversi?Essere gay è diverso per chi.

Per i cattolici, per alcune religioni,non tutte, ecco tutto quì, il diverso,il gay, l'omo, il trans, il bisessuale ecc ecc sono sempre esistiti e se  sono sempre esisti vuol dire che nella società hanno una funzione ,nel mondo terra, nel nostro pianeta tutto quello che c'è ha una funzione ,noi per una buona parte di esse ignoriamo a cosa servono e ne abbiamo timore.

Il Gay pride è una festa, appunto la festa della diversità, è una mascherata, ossia si esaspera la persona, la sua figura e funzione, nulla  si dice e si vieta se è un carnevale,ma tutto per fare apparire una festa come una schifezza si fa , chi lo fa questo divieto,di solito è gente piccina, nel senso che è piccina sia nel cervello che nel cuore, il gay non è pedofilia, quella che la nostra società ha permesso per millenni, perchè poi anche lei ha una funzione nella società, l'aveva ed era evitare gravidanze, il piccolo era preferito dagli uomini di chiesa, la piccola da mercanti e uomini lontani dalla famiglia che doveva sfogarsi e fare sesso ma non creare prole, adesso è devianza ed è un bene che sia così, però nella gente piccina, nella piccineria che tanto prega e poi nasconde le violenze sui minori, che insomma lo sanno tutti che si fa, si sfoga sui gay, che fanno i gay di tanto scandaloso, s'innamorano, e si mettono assieme, cioè vogliono che la loro unione sia riconosciuta, che la loro famiglia sia alla luce del sole, non violentano bambini,sono adulti, fanno sesso come tutti lo facciamo e come gli pare, dunque cosa vieti,vieti una festa dove in carri come a carnevale si esalta una parte di noi, quella che da buon pensanti nascondiamo,le chiamavano le vergogne le nostre nonne, io non sono giovane e dunque sono anche io diversa perchè non mi scandalizzo e non da oggi, da sempre, ho vissuto la mia sessualità come un fatto mio non collettivo, dunque è giusto che ognuno di noi provi il piacere come gli pare, basta che non sia violenza e non si abusi il minore, e se un gay fa ,mette famiglia cosa c'è di male, i figli secondo me e anche secondo psicologi cresce dove c'è affetto e armonia, al piccolo non gli frega con chi fai sesso, invece frega a chi il sesso lo fa male e ritiene di dovere vedere che sesso fa l'altro,insomma la gente piccina è quella che vive male e non sopporta chi vive bene e la vita cerca di godersela, perchè poi la vita è dura per tutti, dunque cosa bisogna fare, allargare la mente e il cuore, non avere paura della diversità perchè è ricchezza per la società e potendo godersela la vita e fare sesso con chi ami e non con chi dice il prete, ultima cosa la scrivo,lasciate stare i bambini in p'ace, ecco con loro il sesso non si fa. 


L’Italia (del Nord) omofoba che nega il patrocinio ai gay pride. I comitati: “Esibizionismo? No, aiutano chi si sente emarginato”

Da Trento a Genova, molte amministrazioni dicono no alle manifestazioni "perché si tratta di folklore". Arcigay: "C'è chi ci dice: 'vorrei partecipare ma perderei il posto di lavoro'...noi facciamo queste manifestazioni soprattutto per loro"
L’Italia (del Nord) omofoba che nega il patrocinio ai gay pride. I comitati: “Esibizionismo? No, aiutano chi si sente emarginato”

19/05/18

La famigerata superiorità morale della sinistra? Dalle banche, ai giornali, a intere nazioni: quello che toccano distruggono. Sono in corso pignoramenti.

#TerraDeiFuochi: grazie agli emendamenti presentati dal #M5S, il #ParlamentoEuropeo approva l'intervendo di #bonifica straordinario. Mettiamo fine ad una situazione che pregiudica la salute e il benessere economico e sociale dei campani! #IsabellaAdinolfi:

: grazie agli emendamenti presentati dal , il approva l'intervendo di straordinario. Mettiamo fine ad una situazione che pregiudica la salute e il benessere economico e sociale dei campani! :

DIMMI CHI HAI CONTRO di Marco Travaglio

DIMMI CHI HAI CONTRO
di Marco Travaglio


Si può dire tutto del contratto (finalmente) definitivo presentato ieri dalla maggioranza giallo-verde che si accinge (se troverà un premier) a fare il governo, oggi riassunto dal Fatto in un inserto che ne analizza i pro e i contro, tema per tema. Ma va riconosciuto a Di Maio di aver portato a casa quasi tutti i punti qualificanti del programma storico dei 5Stelle e a Salvini di aver dato prova di un certo pragmatismo, concentrandosi sulle cose più fattibili o meno impossibili e lasciando le sparate da Cazzaro Verde alla campagna elettorale e resistendo – almeno finora – alle minacce del Delinquente. Chi parla del “governo più a destra di sempre”, magari dopo aver chiuso gli occhi su governi infinitamente più destrorsi (tipo i tre governi B., il Monti, il Letta-B. e il Renzi-Alfano-Verdini), dovrebbe spiegare cosa ci sia di reazionario nel reddito di cittadinanza, nella riforma della Fornero col pensionamento anticipato a “quota 100”, nel tetto minimo ai salari, nella legge sull’acqua pubblica, nelle norme anti-corruzione, anti-prescrizione (che, com’è noto, è un’amnistia per ricchi e potenti), anti-mafia, anti-evasione e anti-conflitti d’interessi, nel ridiscutere opere pubbliche inutili, inquinanti e costose come il Tav Torino-Lione. E pure nell’annuncio della costruzione di nuove carceri, unico antidoto serio al sovraffollamento e alla promiscuità che impediscono la funzione rieducativa della pena.
Ovviamente nessuno può sapere se questi impegni verranno mantenuti, ma bollarli come premesse al fascismo fa semplicemente ridere. Di pari passo col bicchiere mezzo pieno, c’è ovviamente – come in ogni compromesso fra partiti opposti o molto distanti – il bicchiere mezzo vuoto. Gli asili nido riservati ai bambini italiani è una vergogna che si spera resterà sulla carta, il ritorno dei voucher e la scomparsa del ripristino dell’articolo 18 è una sconfessione delle campagne contro il Jobs Act. Ma scrivere – come fa su Repubblica il nostro amico Massimo Giannini – che “c’è da temere per le sorti della democrazia” è davvero fuori dal mondo. Se la nostra povera democrazia è sopravvissuta a chi – Craxi, Bicamerale D’Alema, Berlusconi e Renzi – voleva cestinare mezza Costituzione, se la caverà anche col Salvimaio che si accontenta di cambiare due o tre articoli (per giustamente abolire il Cnel e ridurre il numero dei deputati e dei senatori e per ingiustamente ingabbiarli nel vincolo di mandato). Certo, è sempre meglio un bicchiere tutto pieno. E forse lo sarebbe più di questo, se il Pd avesse cambiato leadership e linea dopo la batosta elettorale, sedendosi al tavolo coi 5Stelle.
Anziché spingerli fra le braccia di Salvini per poi godersi il presunto spettacolo coi pop-corn. Resta il fatto che in questi 25 anni, salvo rare parentesi, il bicchiere è sempre stato vuoto. Altrimenti non si spiegherebbe il trionfo elettorale delle sole due forze politiche rimaste all’opposizione degli ultimi quattro governi, che han fatto più danni di Attila fra gli applausi dei giornaloni e dei retrostanti padroni. Chi ha sposato il Sì alla controriforma costituzionale che trasformava il Senato in un dopolavoro per partitocrati inquisiti paracadutati dai Comuni e dalle Regioni, cioè dai partiti, chi non ha alzato un sopracciglio per le Camere esautorate a suon di decreti, fiducie, canguri e tagliole, e ora lancia l’allarme democratico, fa scompisciare dal ridere. “La voglia dei vincitori di saltare le regole” (quali? boh), si allarma sul Corriere Aldo Cazzullo, pretendendo “una squadra di prim’ordine” che non ricordiamo di aver sentito invocare quando diventavano ministri gli Alfano, le Boschi, le Fedeli, le Madia, e nemmeno i Previti, i Gasparri e i Giovanardi (più i leghisti bossiani). “Frenata sul Comitato-politburo, ma il Parlamento resta a rischio”, titola – restando seria – la Repubblica, terrorizzata dal putribondo “comitato di conciliazione”, previsto in una bozza del contratto e poi cancellato da quella definitiva, per dirimere le controversie fra gli alleati non previste dall’accordo programmatico: una roba che è sempre esistita fin dalla notte dei tempi, chiamata ora “vertice di maggioranza”, ora “consiglio di gabinetto”, ora “verifica di coalizione”, senza che nessuno vi scorgesse l’anticamera del Gran Consiglio del Fascismo (peraltro benemerito, visto che nel ’43 sfiduciò il Duce).
Non c’è giornale che, giustamente, non interroghi gli aspiranti governanti sulle misteriose coperture finanziarie alle costosissime riforme economiche. Oddio, questi vogliono spendere 65 miliardi senza dire dove li prendono! Saggia preoccupazione, se non venisse dagli stessi che non batterono ciglio quando Renzi gettò 4 miliardi per sospendere l’Imu sulla prima casa ai ricchi, ne bruciò 12 in incentivi alle imprese che assumevano senza art. 18 (con risultati miserrimi) e altrettanti in bonus da 80 euro che non spostarono i consumi di un millimetro, per non dire delle decine di miliardi regalati agli amichetti banchieri e confindustriali. Silenzio, peraltro, facilmente spiegabile: banche e Confindustria sono padrone dei giornaloni, i pensionati e i disoccupati no.
Ricapitolando: questo governo, sempreché veda mai la luce, è legittimo almeno quanto gli altri (forse anche di più, visto che ha una maggioranza vera in Parlamento e nel Paese, non finta e drogata come quelle figlie del Porcellum). E, se farà bene o male, lo giudicheremo quando e se farà qualcosa. Senza pregiudizi. E Dio sa quanto sia difficile liberarsi dal pregiudizio positivo che sorge spontaneo alla vista dei più schiumanti rosiconi, quasi tutti neofiti dell’opposizione: B., Ferrara, Sallusti, il rag. Cerasa, Renzi & C., Cicchitto, Confindustria, i giornaloni e perfino Macron. Dimmi con chi non vai e ti dirò chi sei
Fatto Quotidiano - 19 Maggio 2018

Pd, la delegata sbotta sul palco: “Parlate di ‘periferia’, ma chi vi ha mai visto? Me ne vado, al congresso non mi chiamate”



Pd, la delegata sbotta sul palco: “Parlate di ‘periferia’, ma chi vi ha mai visto? Me ne vado, al congresso non mi chiamate”

A metà tra sogni e orrori c'è la vita reale di milioni di cittadini che sono stati privati dei diritti, che sono disoccupati, esodati, sempre più poveri. A metà tra dittatura e violenza di piazza c'è il voto democratico e il #GovernodelCambiamento #IoSonoNelContratto

A metà tra sogni e orrori c'è la vita reale di milioni di cittadini che sono stati privati dei diritti, che sono disoccupati, esodati, sempre più poveri.
A metà tra dittatura e violenza di piazza c'è il voto democratico e il

in un paese civile visto gli sviluppi e l'invasione islamica, mette nella costituzione che lo stato è laico e mette il divieto di fare politica a chi vuole professare la sua religione nelle istituzioni

in un paese civile visto gli sviluppi e l'invasione islamica, mette nella costituzione che lo stato è laico e mette il divieto di fare politica a chi vuole professare la sua religione nelle istituzioni,ossia non può legiferare e fare altro secondo i dettami dell'islam o cristiani o altro,perchè l'islam è pericoloso e lo sappiamo e chiudere oggi gli occhi vuol dire che un domani l'europa diventi islamica che è una catastrofe per il mondo civile.
A questo cretino poi io dico, che abituino i loro uomini a contenersi, ti contieni per fare la pipì e popò, ti contieni quando hai desiderio sessuale, la loro società troppo rigida da questi risultati,mi spiego se vai in una società dove tutti vanno in giro nudi o semi nudi a furia di vedere nudità il desiderio sessuale cala , non che diventi impotente,ma lo indirizzi verso altri canoni, a desso se ti abitui ad andare in giro con uomini e donne ti abitui e non molesti nessuno, è la proibizione che porta a episodi di uomini che non sanno contenersi,sono infantili e siccome loro vengono quì e quì è così se non ti piace te ne vai,torni nel tuo padiso islamico, per me ve lo dico,mi avete rotto il......c
Uomini e donne separati sul bus. Redouane Ahrouch, consigliere comunale…
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aiutarli a casa loro vuol dire anche dare loro una sanità decente e una vita migliore per tutti e non per chi viene quì che non è poi così disperato come li vediamo

sono merde disumane, perchè come li vuoi chiamare, un branco che stupra una donna cos'è, ci vogliono pene severe, ci vuole giustizia, ci vuole che finisca questa specie di moda, perchè un uomo che ottiene di fare sesso con lo stupro è soltanto una merda e va schiacciata

sono merde disumane, perchè come li vuoi chiamare, un branco che stupra una donna cos'è, ci vogliono pene severe, ci vuole giustizia, ci vuole che finisca questa specie di moda, perchè un uomo che ottiene di fare sesso con lo stupro è soltanto una merda e va schiacciata.
cosa può provare un uomo , cos'è uno stupro, è violenza e che piacere può dare una violenza, poi fatta in gruppo, mai capitò una persona così, per me sono menti distorte, come spiegare che chi fa questo non è un'essere umano, come dirlo , alle donne dico state attente e denunciate anche il tentato stupro,e a chi ci governerà metta pene severissime anche per dare l'esempio, la crudeltà e la violenza sono un cancro da estirpare, non solo sulle donne la violenza è da condannare duramente, ma su tutto, sui bambini, sul debole che deve subirla , perchè chi fa uso di violenza per avere un rapporto sessuale è una merda,non ci sono scuse,ma soltanto ci devono essere condanne dure e riabilitazione ,ossia una volta finita il carcere il soggetto va seguito, magari con un braccialetto che lo monitora
Stava aspettando l’autobus a Rebibbia per tornare a Guidonia quando da una Panda Rossa è sceso un uomo, probabilmente indiano o bengalese, che ha…
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