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12/05/14

milano da bere,milano da amare,la madunina,ma la lombardia è in mano alla mafia da 40 anni e più, negli anni ottanta io in uno sperduto posto della lombardia in provincia di pavia,in una notte di cazzate sentii dire berlusconi,ligreschi,cabassi,romagnoli sono mafia

disse questa persona, si stanno comprando tutto,o vendi o finisci male,ne risi,ero ignorante, votavo sinistra ,votavo pc e mi sentivo io persona rappresentata da onesti,ma poi il 92 diede ragione a chi quella notte di baldoria disse queste parole,era una signora della milano bene che disse questo,me la ricordo ancora, era sì ricca,ma per bene, una delle poche rimaste,era in via di estinzione,penso che oggi non ce ne siano più.

Dunque chi dice che salvare l'expò è una priorità non conosce la lombardia, è tutta così,io ci abito da 50 anni, in lombardia la cosa prima sono i soldi,ma in tutto,anche le varie associazioni benefiche sono a scopo di lucro e con altarini veramente che quando li conosci gridi se questi rappresentano dio,ebbene non esiste, il caso degli immigrati che in valle camonica vengono spediti a monte campione quando la stagione è chiusa e gli alberghi non hanno guadagno è il fulgido esempio di come la beneficenza è un affare d'oro ,mandare sti disperati nella neve così che chi aveva residence ci guadagnava 40 euro a persona senza fare nulla o quasi,per me si chiama mafia e non beneficenza, io darei una occhiata alle varie caritas che sono un vero campo di cultura di malaffare.
Io avevo una persona disabile in casa, grassa, vestiti per lei non se ne trovavano,dissi alla mamma ,cerca a milano,hai più scelta, arrivò con uno scatolone di roba bellissima,. nuova e di qualità, dissi e che cacchio, ma come l'ha avuta, mi rispose che la consuocera faceva la volontaria alla caritas di milano, e sceglieva abiti,quelli belli li prendevano e se li tenevano loro, li regalavano,ma anche ne facevano guadagno, rimasi di merda perchè questa gente non era bisognosa, anzi una famiglia della classe media di milano con tre case  di proprietà e pensione ,parlo del 97 di 3 milioni al mese e varie che il signore onde arrotondare lavorava in nero,visto che dall'olivetti era andato via per chiusura a 50 anni,dunque bello giovane e fresco con pensione milionaria arrotondava e in nero, votata psi, lui e la moglie lega nord..questa è la classe media,mi chiedo se lo fanno per i vestiti mi figuro per il cibo,il meglio sarà di chi gestisce la cosa e che di solito sono le pie donne che di pio hanno il pio, cioè sono sataniche, le ho conosciute, dunque se quewsto è il popolo cattolico di milano e lombardia, che poi è tutta così, figuriamo ci per i soldoni,ma ammazzano, già è nel dna del lombardo e anche acquisito,figurarsi se la mafia non attecchisce e progredisce, si incivilisce ,non quasi ammazza e fa soldoni,lo strozzinaggio è diffuso,io avevo una piccola ditta e mi fecero una proposta di tre milioni oggi fra un mese me ne dai 4, dissi vaffanculo e chiusi,pagai tutti e via, una mia amica aveva una ditta di pulizie era il 1993, a casorate, all'asta fece l'offerta, ma la più bassa,irrifiutabile e non vinse e l'addetto all'asta le disse il perchè della sconfitta, nella busta non avevano trovato nulla, si intende soldi, ed era piena tanfgentopoli,non hanno apura di nulla è nel costume oramai fare così, se vuoi un lavoro lo paghi,hai la tangente da dare in tutto e lo vedi , anche nei piccoli comuni,io pagai una operizia tecnica 700 euro e la stessa il mio comune  ad altro tecnico 2000 euro  al mio dire perchè?La risposta è stata, siamo convenzionati con questa ditta, io dissi al sindaco di allora,ma è il più caro della loombardia purta caso,e litigammo di brutto , cosa è accaduto da allora nualla, anzi nella zona uno è stato ai domiciliari per soldi presi sempre perizie,arpa che è rtegionale e varie, 


per cambiare deve cambiare la politica e 



legiferare contro di se, ma possibile che chi 

è stato in galera tratta ancora con soldi 

pubblici,insomma una interdizione perpetua dal pubblico sia elettiva che per affari sarebbe il minimo,ma invece le leggi le fanno sempre loro ed oggi vediamo la buffonata planetaria di un berlusconi ai servizi sociali,un penati che è libero,un greganti che ha fatto sempre lo stesso mestiere, e napolitano che per me doveva essere dimesso ed è stato rieletto,ma da chi sempre da loro, il parlamento è oramai un covo di malaffare ,impossibile con questa gente fare nulla,l’unica che è li si mandi a casa , che altra gente onesta sia in parlamento e legiferi per la società tutta, con leggi severe e pene certe, ma questi non possono farlo,si dovrebbero mettere in galera da se stessi







http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/12/cantone-cancellare-expo-sarebbe-una-sconfitta-tangentopoli-non-ci-ha-insegnato-nulla/981579/

Cantone: “Cancellare Expo? Una sconfitta. Tangentopoli non ci ha insegnato nulla”

Il magistrato antimafia, chiamato dal premier Matteo Renzi a seguire i lavori della rassegna internazionale del 2015, in un'intervista al Mattino spiega: "I partiti sono ancora in preda del malcostume. E l'opinione pubblica è spesso distratta"

Cantone: “Cancellare Expo? Una sconfitta. Tangentopoli non ci ha insegnato nulla”
La più grande sconfitta per la democrazia? Cancellare Expo. Perché “sarebbe come ammettere che l’illegalità ha vinto”. Quindi, nonostante gli scandali che hanno travolto i vertici dell’evento milanese, “bisogna andare avanti e il governo ci mette la faccia”. Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, chiamato dal premier Matteo Renzi a seguire i lavori dell’Expo, in un’intervista al Mattino chiede alla politica di “rialzare la guardia”. E non è soltanto il caso scoppiato in Lombardia che deve sollecitare la politica a operare sul tema della prevenzione
Infatti, Cantone ravvisa un “filo comune” tra le vicende della rassegna internazionale 2015, Silvio Berlusconi ai servizi sociali, l’arresto di Claudio Scajola e la condanna definitiva e la richiesta di estradizione dal Libano per Marcello Dell’Utri. “La politica tarda a liberarsi da un diffuso malcostume. Non so se si tratta di un fallimento politico. Di certo in questi anni si è sbagliato a non lavorare abbastanza sulla prevenzione. Si è clamorosamente abbassato il livello di guardia di fronte a certi fenomeni. L’abbassamento della guardia – aggiunge l’ex magistrato – è anche il frutto di un’opinione pubblica spesso distratta” e che “su alcuni temi si è rivelata eccessivamente ondeggiante”. Perché, se a fronte di alcuni episodi “c’è stata grandissima attenzione, finanche con rigurgiti di moralismo“, in altri “si è stati del tutto incapaci di indignazione”.

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