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22/02/18

ALL'ESTERO ARRIVANO I "SANTINI" DEL PD IN CONTEMPORANEA CON LE SCHEDE ELETORALI..! AIUTATEMI A DIFFONDERE LA NOTIZIA!!

https://www.sbs.com.au/yourlanguage/italian/it/audiotrack/electoral-campaign-australia-accusations-circulating-social-media?language=it

A screenshot of Dario Catania's post



In questi giorni arrivano nelle case dei cittadini italiani residenti in Australia le schede elettorali. In alcuni casi, contemporaneamente alle buste inviate dal consolato di Melbourne è stata recapitata anche una lettera pubblicitaria di due candidati PD alla Camera e al Senato, Francesco Pascalis e Allegra Salvadori.
Il contemporaneo arrivo della scheda del voto e quello della pubblicità ha infiammato i social media, con accuse più o meno velate verso il Consolato e verso il Partito Democratico.
Ma cosa è successo?
"Anche per questo il voto estero deve essere elettronico, così è una farsa". È quanto scrive sul suo profilo Facebook il candidato del M5S Dario Catania, a commento di una foto del volantino elettorale di Francesco Pascalis e Allegra Salvadori pervenuto contemporaneamente alle schede elettorali.

Catania, che invita a condividere foto e denunciare la presenza di materiale elettorale recapitate contemporaneamente alle schede inviate dal consolato, si è spiegato ai nostri microfoni (l'audio del servizio è disponibile qui sopra), dichiarando tra l'altro che se "[in Italia] al momento del voto, il giorno prima c'è silenzio elettorale, anche al momento del voto all'estero non è possibile che vengano mandate lettere pubblicitarie di qualsiasi partito".
Alcuni utenti di Facebook parlano addirittura di una busta unica contenenti le istruzioni e le schede per il voto e la pubblicità del PD, accusa che Dario Catania non ha però condiviso.
Il console di Melbourne Pierluigi Trombetta ha smentito categoricamente questa notizia ai nostri microfoni, dichiarando che si tratta di una falsità, "un'accusa estremamente grave" che potrebbe anche avere risvolti giudiziari per chi la diffonde.
Continua tuttavia a circolare sui social media la critica riguardante la contemporaneità, in alcuni casi, dell'arrivo delle buste elettorali e della pubblicità, arrivate in buca lo stesso giorno.
A screenshot of Dario Catania's post
Francesco Pascalis, candidato del PD alla Camera, non smentisce. Ai nostri microfoni ha dichiarato che da tempo la notizia che il Consolato avrebbe spedito le schede elettorali il 14 febbraio era di dominio pubblico, e che la spedizione in contemporanea della pubblicità del PD era intenzionale: "sapendo che il Consolato inviava le schede entro il 14, e tutti lo sapevano, uno chiaramente si regola e fa partire la propria pubblicità nello stesso periodo", ha dichiarato.
Dario Catania, candidato del M5S, ritiene che l'invio di materiale pubblicitario in concomitanza con quello delle schede seppur legale andrebbe messo in discussione. A suo parere "è condizionabile il voto se insieme al plico si invia la pubblicità per i partiti. Per fare un esempio, è come quando si entra nel seggio elettorale in Italia e magari fuori dalle scuole c'è qualcuno che dà un santino: e questo pure lo denunciamo in Italia (...)". Dario Catania tuttavia non ritiene che il silenzio elettorale dovrebbe essere applicato anche ai social media.
Altro oggetto di polemiche online è come i partiti politici possano avere accesso agli indirizzi degli iscritti all'AIRE. Il console di Melbourne Pierluigi Trombetta ha chiarito che l'accesso è garantito dalla legge a tutti i candidati che ne facciano richiesta.
Secondo le sue dichiarazioni due partiti hanno richiesto l'elenco degli iscritti all'AIRE, ma per il momento a Melbourne nelle buche delle lettere è arrivata per ora solo la pubblicità del PD.
Gli elettori della capitale del Victoria sono quasi 45mila, numero che fa presupporre una spesa consistente per chi volesse inviare a tutti materiale promozionale. Francesco Pascalis ha confermato che l'invio di una singola busta costa un dollaro, ma ha aggiunto di aver operato una selezione sugli indirizzi a cui mandare le brochure che promuovono la sua candidatura. La direzione del PD, secondo Pascalis, ha aiutato in misura simbolica. A suo parere i costi della campagna pubblicitaria, che include anche l'acquisto di spazi pubblicitari sulla nostra radio e altri mezzi di informazione come Il Globo e La Fiamma, sono stati coperti dagli stessi candidati.
La vicenda di alcune delle accuse diffuse online, che spaziano da chi sostiene che Pascalis abbia acquistato gli indirizzi dei residenti a chi insinua che il materiale pubblicitario fosse nelle buste del Consolato, ha la potenzialità di avere anche degli strascichi legali, avverte Pascalis.
Dario Catania ribadisce che l'invio del materiale pubblicitario da parte del PD non è reato, ma che a suo parere è una questione etica: "la legge da quanto ne so non vieta questo comportamento, ma noi dobbiamo cominciare a scindere un poco quello che dice la legge e quello che dice la nostra coscienza, altrimenti come esseri umani non progrediamo; noi non lo facciamo, gli altri partiti lo stanno facendo, quindi poi gli elettori decideranno chi scegliere per rappresentarli in parlamento".
Ricordiamo i tempi del voto all'estero. I consolati avevano come data ultima il 14 di febbraio per spedire le schede agli elettori e alle elettrici. Visti i tempi stretti, in caso di mancato arrivo entro venerdì è consigliabile contattare i consolati per richiedere un duplicato. Le buste devono ritornare ai consolati entro le 16 del 1 marzo. Il voto in Italia avverrà il 4 marzo.

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