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Elenco blog personale

24/04/17

Terrorismo, arrestato a Torino un 29enne marocchino: "Pianificava un attentato in Italia"


“Un soggetto estremamente pericoloso“, che sul web promuoveva l’ideologia del Califfato Islamico, istigava a compiere attentati contro i “miscredenti”, inneggiava ai…
ILFATTOQUOTIDIANO.IT

LEI - GIANNA NANNINI testo e video



Lei quella volta
quando smise di parlare
e restammo in silenzio ore e ore
la sua pelle sconosciuta
assomigliava un po' alla mia
e profumava profumava i malinconia
e la notte che scendeva
non sembrava vera... lei
solo lei gli occhi suoi
come stelle sulle strade
mi portavano a viaggiare
viaggiavo ed ero vento
sconfinavo le pareti
nel silenzio ero notte sul suo seno
e sfuggivano le mani
senza più paura
donna una donna
donna una donna
lui da dietro il suo bicchiere
lui che riempie le mie sere
donna una donna
donna una donna
non ho nietne da lasciarti
e continuo a ricordarti
Poi la guardai si aggiustò i capelli
e mi parlò di un figlio
che non era nato
e leggero nel ricordo
qualche posto qualche strada di paese la voce di sua madre
finalmente sorrideva
alla sua maniera
donna una donna
donna una donna
lui che ha voglia di ascoltare
lui che riempie il mio bicchiere
donna una donna
donna una donna
lui che è tutto lui che è nietne
lui che è sempre più importante
donna una donna
donna una donna
non ho niente da lasciarti
forse solo solo ricordarti
Writer(s): Gianna Nannini

Qualunquemente Le tasse sono come la droga!

ALITALIA DICE NOOOOOO e fankulo all'uomo del monte

Referendum Alitalia, a Milano stravince il no. I lavoratori sconfessano i sindacati

Referendum Alitalia, a Milano stravince il no. I lavoratori sconfessano i sindacati
ECONOMIA

Il preaccordo prevede la riduzione degli esuberi del personale di terra da 1.338 a 980 e la riduzione del taglio degli stipendi del personale navigante da 30 a 8%. Ma se i dipendenti votano contro è carta straccia

25 aprile accussì lo voglio bene

L'immagine può contenere: 8 persone, sMS

lo capisce pur eun cretino che c'è traffico di migranti e che organizzati dall'italia,non lo capisce saviano

Derubricare i dati, i numeri, la parola di un Procuratore ad una lesa maestà dello scrittore è pericoloso e squalificante per lo scrittore stesso che, per amor di legalità, avrebbe potuto contribuire all'analisi seria e coraggiosa sulla questione ONG.
Migranti, il procuratore Zuccaro: "Abbiamo prove di contatti fra scafisti e soccorritori"
23 Aprile 2017
CATANIA. Non tutte le Ong che recuperano migranti sono uguali: "Ci sono quelle buone e quelle cattive", dice il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, a La Stampa che ricostruisce l'indagine del pool di pm catanesi.
"Su Ong come Medici senza frontiere e Save the Children davvero c'è poco da dire, discorso diverso - avverte Zuccaro - per altre, come la maltese Moas o come le tedesche, che sono la maggior parte", cinque delle nove Ong schierate in mare. "Abbiamo evidenze che tra alcune Ong e i trafficanti di uomini che stanno in Libia ci sono contatti diretti - dice il procuratore - non sappiamo ancora se e come utilizzare processualmente queste informazioni ma siamo abbastanza certi di ciò che diciamo; telefonate che partono dalla Libia verso alcune Ong, fari che illuminano la rotta verso le navi di queste organizzazioni, navi che all'improvviso staccano i trasponder sono fatti accertati".
di Luigi Di Maio Saviano parla per sentito dire. Affronta il tema dei migranti come se fosse una sceneggiatura per una serie di successo, non per quello che è, ossia un problema serio che costa migliaia di vite umane ogni anno. Ci sono…
BEPPEGRILLO.IT

salone del libro a Milano è un flop,ma che ti aspetti,pure lì se non sei raccomandato non vali nulla



Non ne compero più di libri io,semmai compero l'ebook, poca spesa e se non vale  la pena di leggere non ti sei rovinato,un libro lo paghi minimo 18 euro,se poi la lettura non vale la pena insomma ti incazzi, e non vale la pena per la maggioranza dei casi, a parte i soliti autori noti che vai con la garanzia che lettura sarà gradita il resto è veramente da morire , cioè pure con gli autori se non sono raccomandati non vanno in home si dice in internet,vanno i raccomandati e quelli io dopo parecchie delusioni li prendo con le pinze, un Corona che non sa scrivere, perchè raccontare le cose le devi sapere dare, cioè se leggi un romanzo devi entrare nella storia e poi essere dentro lì, se leggi corona sei nei già visto,

Déjà vu ,già fatto,un perbenismo di sinistra radical chic, altri autori non li posso citare,ma ne ho letti parecchi,il risultato non ho comperato più libri,li ho presi in biblioteca, roba da  morire, infatti non leggo più, quelli noti,mettiamo i classici,un Moravia,un Camilleri,una Ravera, un Marquez, e altri oramai li ho letti tutti, il resto basta,non dico che non ci sono autori validi,ma che mandano avanti i raccomandati,e l'arte non è da raccomandati,con l'arte devi comunicare, il raccomando non vale, perciò aspetto che anche l'editoria si liberi del fascismo  radical chic, perchè una cultura così appiattita è frutto dei regimi,non delle democrazie


Milano, megaflop del Salone del libro. “Quasi in 70mila” (la metà di Torino)

Mi-To - Rinviati i dati ufficiali. Il sindaco Sala evita il confronto con l’Appendino

Dopo aver giocato con l’alfabeto, diamo i numeri; anzi no: a Tempo di Libri non è ancora tempo di bilanci. A Milano sono precisi, precisano gli organizzatori, perciò “i numeri ufficiali verranno comunicati lunedì in mattinata”. Ciò detto, “il nostro obiettivo era tra le 70 e le 80mila presenze”, ha dichiarato ieri Solly Cohen, ad della Fabbrica del Libro, che cura la fiera.
“Non siamo lontani, non siamo troppo sotto i 70mila ingressi”, con una media cioè di 14mila al giorno. La cifra però sembra più che ottimistica: sabato, giorno di maggiore affluenza con la domenica, si parlava di 15-20mila persone. Anche se oggi si dovessero confermare le 70mila presenze, il numero è modesto: l’ultima edizione del Salone del Libro di Torino ha registrato infatti 127.596 visitatori. Ma qui i paragoni non sono bene accetti: il sindaco Beppe Sala si è indispettito con una cronista che chiedeva un raffronto: “Chi di noi ha mai detto di voler fare il confronto? Non sto facendo una gara con il sindaco Appendino”.
Federico Motta, presidente dell’Associazione italiana editori, ha puntualizzato: “Non abbiamo mai fatto una corsa su Torino. Noi corriamo contro noi stessi. E comunque, se confronto ci deve essere, bisogna farlo con la prima edizione del Salone torinese”. Bene, quella volta, anno 1988, furono 100.000 i passaggi dichiarati.
Tra gli editori, intanto, serpeggia un -30% di vendite rispetto all’ultima edizione torinese e mercoledì, il primo giorno di fiera, c’era chi si lamentava dei soli “sette scontrini” emessi in uno stand di casa editrice nota. A fare mea culpa ci ha pensato Renata Gorgani, presidente della Fabbrica del Libro: “Il bilancio è nel complesso positivo. I primi giorni abbiamo avuto qualche difficoltà. Sicuramente c’è stato un problema di date (Pasqua, il ponte del 25 aprile, ndr): ci ragioneremo meglio per l’anno prossimo”. Qualcuno vorrebbe maggio, magari in concomitanza con Torino: così finalmente sarà sdoganata la parola “competizione”.
“Non abbiamo avuto le scuole nei termini in cui speravamo. Abbiamo organizzato tutto in meno di sei mesi”. Nemmeno il biglietto a metà prezzodel pomeriggio, introdotto il secondo giorno, ha ingolosito.
Dallo scontro tra Torino e Milano si è passati a quello tra Walter Siti e Michela Marzano, che ieri hanno ricucito lo strappo su Bruciare tutto. Siti si è difeso, ancora una volta, dall’accusa di aver infangato don Milani, difeso ieri anche dal Papa. “Lettera a una professoressa è stato per me un libro guida. Ho profonda stima e ammirazione per lo stile paradossale di don Milani: la sua scrittura mi pare un atto di sublimazione straordinaria degli inferi interiori. La mia dedica voleva essere un omaggio. Non è una operazione di marketing”.
Pure Marzano si è scusata: “Nel mio pezzo ci sono espressioni maldestre, non è una stroncatura”. Poi tra citazioni di Camus, Lacan, Bernanos, Deleuze, Sartre, Bonhoeffer, la messa è finita, e tutti sono andati in pace.

Gabriele Del Grande libero, chi sarà il prossimo pirla che va nel nord africa a fare il cretino?Perchè di questo si tratta di fare il cretino

Gabriele Del Grande libero, chi sarà il prossimo pirla che va in Africa e paesi similari  a fare il cretino?Perchè di questo si tratta di fare il cretino.

Se vai in un paese così ci vai con le garanzie, ossia in missione diplomatica, altrimenti te ne stai in Italia, altro che balle, lo sappiamo cosa c'è lì, lo sanno pure i sassi,ma non i nostri cretini, perchè lo ripeto,un cretino è

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/24/gabriele-del-grande-libero-dopo-il-fermo-turchia-privato-di-liberta-senza-motivo-sono-vittima-di-violenza-istituzionale/3540288/

Gabriele Del Grande libero dopo il fermo in Turchia: “Privato della libertà senza motivo, vittima di violenza istituzionale”


MONDO
Il reporter è atterrato alle 10.30 all'aeroporto di Bologna, liberato dalle autorità turche dopo 14 giorni di fermo. Era stato arrestato il 9 aprile in Turchia durante un controllo nella provincia di Hatay, al confine con la Siria

l'agricoltura è settore strategico ed essenziale,ossia devi mangiare e meglio se mangi del tuo,sai cosa è

l'agricoltura è settore strategico ed essenziale,ossia devi mangiare e meglio se mangi del tuo,sai cosa è, poi dovrebbe costare meno,ossia il trasposto e gli intermediari metterli al minimo e dovrebbe essere rigorosamente controllata dallo stato, altro settore strategico è l'ambiente, tutto di lì parte, sia il cibo che l'aria, dunque la salute, se  questi due fattori funzionano bene delle medicine ne fai a meno e spendi meno e lo stato ha più risorse per investire nei vari settori, e per formare i giovani nel lavoro, questo è essenziale per uno stato sano,ma il nostro stato tutto è fuorché sano, è succube delle multinazionali, è succube del clero, è succube di un'Europa farlocca, che è serva degli USA, e noi paghiamo tutto questo salatissimo.
Che fare, se l'Europa fosse veramente un'unione di stati farebbe gli affari suoi e non degli USA, allora si che mi piacerebbe dire:sono europea, manco mi servirebbe più dire sono italiana,perchè sarebbe non un unione di criminali,ma unione di persone che nella loro diversità uniscono forze e doveri per vivere meglio in una democrazia che è del cittadino non delle multinazionali .
Ci dobbiamo arrivare a questo,lo dobbiamo fare, dobbiamo sdoganare gli USa, non gli americani,ma le multinazionali, tutto parte di lì, il profitto al primo posto e di pochi a scapito di miliardi di persone, questo deve finire, ed è la rivoluzione del secondo millennio, farlo con la pace poi è il massimo che si può ottenere, perchè le guerre sono solo inciviltà e noi siamo esseri civili, le cose le avremo con la pace. 

Il #ProgrammaAgricoltura del MoVimento 5 Stelle



di MoVimento 5 Stelle
Oggi iniziamo a parlare del Programma Agricoltura del MoVimento 5 Stelle. A partire da domani sul blog si alterneranno esperti per affrontare le tematiche più importanti e urgenti. La votazione si terrà la prossima settimana.
L’agricoltura rappresenta uno dei settori più prom

23/04/17

ESCE IL LIBRO:"Ho molti amici gay” OGGI ESSERE GAY IN iTALIA COM'è, è CHE L'IPOCRISIA HA VINTO,LA SINISTRA DEVE PIGLIARE VOTI,SA CHE SONO MILIONI,NON QUALCHE SPARUTO INDIVIDUO E DUNQUE HA MESSO UNA PEZZA

OGGI ESSERE GAY IN iTALIA COM'è, è CHE L'IPOCRISIA HA VINTO,LA SINISTRA DEVE PIGLIARE VOTI,SA CHE SONO MILIONI,NON QUALCHE SPARUTO INDIVIDUO E DUNQUE HA MESSO UNA PEZZA, Però CHE NON SI SCONTENTI LA CHIESA E HA FATTO COSE A Metà, DUNQUE C'è L'UNIONE CIVILE PERò I FIGLI SONO DI CHI LI HA FATTI,OSSIA DEL PADRE O MADRE NATURALE E SE TU STAI INSIEME AL TUO COMPAGNO/A E LO ALLEVI CON AMORE E LO NUTRI,MAGARI PURE LO MANTIENI SE IL TUO CONIUGE MUORE, NON HAI NESSUN DIRITTO,IL BIMBO VA AI PARENTI, MAGARI QUESTI MANCO LO VOGLIONO, OPPURE SE è EREDE DI FORTUNE LO PRETENDONO, TUTTO QUESTO è A SCAPITO DEL BIMBO NATURALMENTE, NON C'è LA FEDELTà CHE SI PRETENDE DA UN MATRIMONIO ETEREO E POI VIA DI SEGUITO, AL CHE IL PIDDì HA DICHIARATO DI PIù NON SI POTEVA FARE PERCHè IL PARTITO DI ALFANO,QUELLO VOTATO DA NESSUNO NON HA VOLUTO E VIA DI SEGUITO, UNA SINISTRA COSì è SOLO FASCISTA ALTRO CHE DEMOCRATICA.

COSA NE PENSO IO, SONO STATA ALLEVATA DA PARENTI DI MIA MADRE, FAMIGLIA CLASSICA, ANCHE LORO SU DI ME NON AVEVANO NESSUN DIRITTO,INFATTI MIO PADRE CHE IO MANCO CONOSCEVO DECISE CHE DOVEVO TORNARE IN FAMIGLIA E COSì SI FECE,IL RISULTATO è STATO CHE MIO PADRE L'HO ODIATO TUTTA LA VITA, PERCHè PER ME I GENITORI ERANO QUELLI CHE MI AVEVANO CRESCIUTA, PER IL RESTO LA MIA INFANZIA è STATA CONTRO I GAY, OSSIA L'EDUCAZIONE ERA CHE BISOGNAVA STARCI LONTANI,ERANO FROSCI ECC, POI DA GRANDE HO RAGIONATO CON LA MIA TESTA E CHE HO DECISO?MA CHE GIUDICO LA PERSONA NON SE è GAY O ALTRO, COSA MI PUò INTERESSARE SE UNO O UNA VA A LETTO CON UN MASCHIO O FEMMINA, A ME CHE DANNO PUò FARE, FU UNA MIA RIFLESSIONE PRIVATA, MA POI LO DISSI APERTAMENTE E MI PRESI PURE INSULTI ECC, ADESSO MI CHIEDO, LA CULTURA ISLAMICA LA RISPETTIAMO,ACCETTIAMO CHE LA DONNA SIA SOTTOMESSA CON L'IPOCRISIA DI CHIAMARLA CULTURA E NON RAZZISMO, MA ABBIAMO ANCORA QUESTA Mentalità DEL GAY, CHE è DIVERSO, CERTO CHE è DIVERSO,MA SONO AFFARI SUOI, E I BAMBINI SONO DI CHI LI CRESCE, CHE DIRITTO HAI CON UN BAMBINO, è LUI CHE HA DIRITTO DI VIVERE CON CHI LO AMA LO ACCUDISCE IL RESTO è RAZZISMO E MALAPOLITICA


"Ho molti amici gay”, l’anticipazione – Dal grido di Storace (“A frociii”) al “partito dei finocchi” di Calderoli


POLITICA

L'anticipazione del saggio di Filippo Maria Battaglia, in uscita da Bollati Boringhieri, che racconta "la crociata omofoba della politica italiana"
Esce domani in libreria Ho molti amici gay, saggio di Filippo Maria Battaglia, edito da Bollati Boringhieri (pp. 136, euro 11), che racconta “la crociata omofoba della politica italiana” dal dopoguerra oggi. Una storia che coinvolge destra, sinistra e centro. Il libro sarà presentato a Milano, domenica 23 aprile, alle 11.30 in occasione della fiera Tempo di libri insieme a Paola Concia ed Eliana Di Caro (Sala Helvetica, padiglione 2). Ne anticipiamo un estratto.
L’autenticità della frase è incerta ma da tempo è comunque entrata nella leggenda. Si racconta che a metà degli anni Novanta il neodeputato di An Francesco Storace, incalzato alla fine della trasmissione Porta a Porta da un paio di giornalisti che gli chiedevano: «A Stora’, dì qualcosa di destra!», rispose senza esitare con un secco: «A frociii!». Sull’episodio esistono pochi riscontri e lo stesso Storace ne ha smentito i contenuti. Ciò che è certo, però, è che una dozzina di anni dopo, nel 2006, una scena molto simile si sarebbe ripetuta sempre dagli studi della stessa trasmissione, ma stavolta a microfoni aperti. Al posto di Storace, la sua ormai ex collega di partito Alessandra Mussolini che, in piena campagna elettorale, riferendosi alla futura prima parlamentare transgender della storia d’Italia, Vladimir Luxuria, griderà: «Meglio fascista che frocio!». Ecco, basterebbe forse questo per sintetizzare come nella seconda repubblica l’insulto omofobo sia stato scagliato per attaccare l’avversario e delegittimarlo, ma si rischierebbe di trascurare le decine di sfumature tra il tragico e il grottesco declinate in oltre vent’anni dai politici nostrani.
Proviamo allora a partire dall’inizio di questa storia. Con buone probabilità, si può sostenere che a inaugurare il filone dell’ingiuria gay in Aula sia stato proprio lo stesso Storace, qualche mese dopo essere entrato per la prima volta a Montecitorio. Non da solo, però. Il 20 ottobre 1994, mentre si discute della riforma della RaiMauro Paissan, dei Verdi, decide di affibbiare l’etichetta di «tangentari e tangentisti» agli uomini di Gianfranco Fini, ricevendo una grandinata di insulti incentrata in gran parte sul suo (presunto) orientamento sessuale. «Frocio! Frocio!», urlano i deputati aennini. Il più agitato di tutti è Nicola Pasetto: per una manciata di secondi riesce ad aggirare i commessi, aggrappandosi al collo dell’onorevole prima di essere bloccato. «Paissan, fai bene a farti scortare: sei un pusillanime porco, pederasta e busone!», grida Stefano Morselli. Volano altri in- sulti e spintoni, ma a chi contesta un uso disinvolto delle mani la truppa di An replica compatta. «Io non gli ho fatto niente, perché non mangio i finocchi», dice Teodoro Buontempo. Il meglio, però, arriva con Storace, che alle accuse di aggressività replica così: «Quella checca di Paissan mi ha graffiato con le sue unghie laccate di rosso, io non l’ho toccato. Vi sfido a trovare le mie impronte digitali sul suo culo!». E a quelli che, nei giorni seguenti, gli fanno notare che tra l’altro Paissan è eterosessuale, il futuro governatore del Lazio risponde con ineccepibile lucidità: «Tutte le volte che sono andato in televisione con lui, il giorno dopo decine di persone mi chiedevano se era gay. Quindi la colpa non è mia: sono gli italiani che lo ritengono omosessuale».

L’ossessione omofoba non abbandona la destra neppure all’inizio del nuovo millennio. Ne dà prova l’msi Luigi Caruso, quando con understatement attacca un suo avversario definendolo «arrùso. Insomma: gay». «Dichiarato?», gli chiede Aldo Cazzullo. «Noooo. Però lo sanno tutti». E alla domanda «e lei lo dice in pubblico?» risponde convinto: «Noooo. Alludo. Il mio avversario è ambiguo; politicamente ambiguo, e non solo politicamente. E il suo schieramento non è né carne né pesce, né uomo né donna».

Migranti, Di Maio insiste sulle ong: "Sono accusate di trasportare criminali. Pd e Saviano, basta buonismo ipocrita"

“Le ong sono accusate di un fatto gravissimo, sia dai rapporti Frontex che dalla magistratura, di essere in combutta con i trafficanti di uomini, con gli scafisti, e addirittura, in un caso e in un rapporto, di aver trasportato criminali”. Luigi Di Maio firma la seconda puntata della campagna contro le organizzazioni non governative finite sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Catania per il ruolo che avrebbero nel soccorrere i barconi in difficoltà nel Mediterraneo e portare in Italia i migranti.
“Vogliamo vederci chiaro, sapere chi le finanzia – ha detto  ai microfoni di Sky il candidato in pectore del M5s alle elezioni politiche – a chi dice che in questo momento è inopportuno attaccarle, a Saviano e agli altri, dico che fanno parte di quella schiera di ipocriti che ha sempre finto di non vedere il business dell’immigrazione”.
Per poi argomentare con un lungo post su Facebook: “A Roberto Saviano e a tutti quelli che criticano le mie parole sulle Ong che fanno da “Taxi del Mediterraneo” dico che è finito il tempo delle ipocrisie, basta documentarsi per scoprire che è stata la stessa agenzia Frontex nel rapporto “Risk Analysis 2017” a definire le imbarcazioni delle Ong dei ‘Taxi'”.
Di Maio aveva usato per la prima volta il termine “taxi” il 21 aprile nel post con il quale aveva inaugurato la campagna contro le ong: “Chi paga questi taxi del Mediterraneo? E perché lo fa? Presenteremo un’interrogazione in Parlamento, andremo fino in fondo a questa storia e ci auguriamo che il ministro Minniti ci dica tutto quello che sa”, scriveva il vicepresidente della Camera, linkando un post apparso sul blog di Beppe Grillo dal titolo “Più di 8mila sbarchi in 3 giorni: l’oscuro ruolo delle ONG private“.

Luigi Di Maio · Il debito pubblico può diventare sostenibile in due soli modi: facendo ripartire l’economia ed eliminando gli sprechi

Luigi Di Maio
· 
Il debito pubblico può diventare sostenibile in due soli modi: facendo ripartire l’economia ed eliminando gli sprechi. Per il primo obiettivo servono gli investimenti che in questi anni tutti i Governi hanno abbattuto, per il secondo serve un Governo dalle mani libere.
Il MoVimento 5 Stelle ha già dimostrato nei Comuni amministrati che il debito si può abbattere. In nessuno dei Comuni 5 stelle il debito è aumentato e in molti di essi ha cominciato a scendere, con i risparmi reinvestiti nell’economia reale. Solo per fare qualche esempio, a Pomezia, Comune di 66.000 abitanti, il MoVimento 5 Stelle ha vinto nel 2012 quando il bilancio era in passivo di 7 milioni di euro e oggi il risultato è in attivo di 15 milioni. A Torino abbiamo immediatamente tagliato del 30% i costi dello staff, a Roma con una centrale unica per gli acquisti abbiamo risparmiato in un lampo 40 milioni di euro e Virginia Raggi spende oggi per il suo staff meno della metà di Marino e Alemanno. Potremmo continuare a lungo.
Meglio i “populisti” o chi ha fallito clamorosamente portandoci ad un passo dalla Grecia?

Corruzione, Davigo: "Conseguenze economiche? In Italia opere pubbliche costano tanto. Poi crollano i viadotti"

lo diciamo tutti da sempre, quando spende lo stato il costo triplica

la sinistra non esiste più, è la realtà, tutti imborghesiti,presi dal denaro,vile ma ambito dunque io voto m5s


“Matteo Renzi ha trasformato il Pd in un partito di populismo dall’alto”. Questo il pensiero del sociologo Luca Ricolfi che alla fiera “Tempo di Libri” di Milano ha…
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Mattarella lui presidente della repubblica con il vanto dell'ammazzamento di mafia in famiglia, mò con questo fatto posso dire, è sempre la solita ciccia, mafia ovunque. Ma possibile chi siamo in 60 milioni e questi si danno i posti chiave ,superpagati,sempre fra di loro,parenti,amici, compagni e mafia, perchè come la chiami sta robaccia se non mafia?

Mattarella lui presidente della repubblica con il vanto dell'ammazzamento di mafia in famiglia, mò con questo fatto posso dire, è sempre la solita ciccia, mafia ovunque.
Ma possibile chi siamo in 60 milioni e questi si danno i posti chiave ,superpagati,sempre fra di loro,parenti,amici, compagni e mafia, perchè come la chiami sta robaccia se non mafia?


Per la prima volta l’incarico triennale da 125mila euro l’anno viene affidato tramite selezione pubblica per titoli. Partecipano in 577 e 16 sostengono i colloqui, tra cui il fior fiore dei direttori di parchi e aree protette, docenti universitari e dirigenti forestali. Risultato? A dirigere la residenza estiva del Presidente viene scelta Giulia Bonella, 44 anni, figlia dell’ex vicesegretario generale della Presidenza della Repubblica, lo stesso organismo che ha gestito la selezione. Sui suoi titoli, però emergono dubbi e i direttori annunciano ricorsi. Il Quirinale: “Ha tutti i titoli e il cv europeo non contempla l’indicazione delle parentele”

io in Basilicata sono cresciuta, ci sono stata nove anni, è una regione stupenda,ma la stanno rovinando per dare soldi alle multinazionali



io in Basilicata sono cresciuta, ci sono stata nove anni, è una regione stupenda,ma la stanno rovinando per dare soldi alle multinazionali, adesso basta, bisogna governare noi, l'Italia la stanno vendendo pezzo per pezzo dei pezzi di mierdas che adesso sono piddì, prima erano fi ecc ecc,ma sono sempre loro, mi fanno incazzare, lì in Basilicata c'è la mia infanzia, mi fa male al cuore sapere queste cose
http://www.beppegrillo.it/2017/04/petrolio_in_basilicata_bugie_delleni_sullo_sversamento_nei_fiumi.html


Petrolio in Basilicata, bugie dell’Eni sullo sversamento nei fiumi




di Gianni Girotto 

Sversamento di petrolio e altri agenti chimici inquinanti nelle acque attorno all'area industriale di Viggiano in Basilicata hanno portato a tre mesi di chiusura del Centro Olio Val D'Agri (Cova) dell'Eni. Uno stop tardivo - ma benvenuto - da parte dei vertici regionali, che si sono fidati troppo delle rassicurazioni della multinazionale dell'energia. Lo stesso Ad Eni Claudio Descalzi ha più volte mentito sul reale stato delle perdite. Arrivando ad affermare l'8 marzo di fronte alla Commissione Industria del Senato che lo "sversamento è minimo".

Una bugia clamorosa, smentita dai fatti poco più di un mese dopo anche dai tecnici dell'Arpab, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale. I risultati dicono che l'inquinamento è significativo e l'impianto va chiuso. Ma andiamo con ordine.

Già a febbraio ci sono i primi segni evidenti di sversamento di sostanze inquinanti. Si tratta - scopriranno i tecnici più tardi - di petrolio, manganese, ferro – definito “molto cospicuo” – e idrocarburi policiclici aromatici fuori dal recinto del Centro Olio. La situazione è perciò critica. Il Movimento 5 Stelle presenta un'interrogazione parlamentare chiedendo immediata verifica ed eventuale bonifica. Eni continua a rassicurare: la situazione è sotto controllo.

La stessa versione viene ribadita da Descalzi l'8 marzo in audizione al Senato. Il M5S chiede ulteriori chiarimenti. Quanto è concreto il rischio di chiusura dell'impianto? L'Ad Eni minimizza: "è un'ipotesi sfortunatissima" da escludere. E poi azzarda: "lo sversamento è minimo". Ma il 15 aprile, poco più di un mese dopo, la Regione Basilicata delibera la sospensione di tutte le attività del Centro Olio di Viggiano.

Nemmeno l'annuncio basta a Eni per fermare lo stabilimento. Passano ancora tre giorni. Il 18 aprile i vertici della multinazionale si arrendono all'evidenza e bloccano ogni attività. Lo stesso giorno la magistratura di Potenza rinvia a giudizio 47 persone e dieci società, tra cui anche Eni, nell'ambito dell'inchiesta sulle estrazioni petrolifere in Basilicata del 2016.

Quante bugie deve ancora sopportare chi vive il territorio? Non c'è più tempo da perdere, è necessario avviare subito la messa in sicurezza, la bonifica del territorio e l'accertamento delle responsabilità. Il 19 aprile il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti non ha ancora risposto alla nostra interrogazione parlamentare.

I cittadini hanno il diritto di sapere. Ora!

Terroni Uniti - Gente do Sud Pontida: al via festival antirazzista, 'Terroni di tutto il mondo unitevi'

Terroni Uniti - Gente do Sud




E' stato un bergamasco dal palco a dare il via ufficialmente al "Festival Antirazzista, Migrante e terrone organizzato per oggi a Pontida, in provincia di Bergamo, come 'reazione' alla visita a Napoli del segretario della Lega Nord Matteo Salvini a Napoli. "Abbiamo vinto la scommessa - ha detto - Noi di Bergamo non ne possiamo più di essere additati come leghisti, noi siamo antirazzisti", ha detto dal palco dove campeggia la scritta 'terroni di tutto il mondo unitevi'. Poi altri interventi e soprattutto canzoni. Dal palco Egidio Giordano, del coordinamento Dema, ha spiegato che "a Napoli ce l'abbiamo messa tutta per non far parlare Salvini perché il razzismo non ha cittadinanza da nessuna parte". Da Napoli sono arrivati tre consiglieri comunali: Rosario Andreozzi, Pietro Rinaldi e Eleonora Di Majo protagonista di un acceso scambio di battute con Salvini. "Non è lui che non ci piace ma le sue idee" ha osservato. Critiche sono arrivate alla manifestazione organizzata a Verona dalla Lega per il 25 aprile sulla legittima difesa. Dal palco Marta, arrivata da Venezia, ha festeggiato, tra gli applausi, il fatto che "quella scritta indecente 'Padroni a casa nostra' non c'è più". E' stata infatti cancellata anche se sarà rimessa lunedì, come ha spiegato su Fb il segretario provinciale della Lega Nord, Daniele Belotti. "L'abbiamo cancellata noi - ha scritto - Non vogliamo concedere l'opportunità di imbrattarla".


22/04/17

Il #M5S non sa governare...😀chissa se poi fosse capace che farebbe!!!!!

😁

Il Codacons si schiera al fianco della sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi, e contro il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini


Roma, 22 apr. (askanews) – Il Codacons si schiera al fianco della sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi, e contro il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, nella querelle sull’istituzione del Parco Archeologico del Colosseo, e lo fa annunciando un intervento al Tar a sostegno del Comune di Roma. “Dopo aver regalato il Colosseo a Diego Della Valle, con un contratto di sponsorizzazione che consentirà all’imprenditore di utilizzare in esclusiva il marchio del monumento più importante del mondo per oltre 15 anni, si tenta ancora di favorire i privati con un parco archeologico di cui non si sente affatto la necessità – spiega il presidente Carlo Rienzi – Fa bene l’amministrazione comunale a ricorrere al Tar contro un provvedimento che rappresenterebbe un costo per lo Stato a unico vantaggio di soggetti privati , e per questo il Codacons interverrà dinanzi ai giudici a sostegno del Comune”. Il Codacons ricorda inoltre che sul Colosseo sono già emersi numerosi aspetti critici relativi al contratto di sponsorizzazione, l’ultimo aperto dalla Corte dei Conti, e che ancora sono pendenti ricorsi per l’evidente sproporzione tra gli impegni assunti dallo Stato e i vantaggi dei privati.

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Peccato originale - Cologne '99, 11/16 video e testo



Peccato c'è mancato proprio un soffio proprio poco
peccato fossi stato un altro viaggio chilo sa?
Ma voglio l'anima cercavo l'anima
Tra le lenzuola resta quel furore senza fiato
che basta ai nostri corpi e sazia ogni fantasia
ma voglio l'anima volevo l'anima
E venivi dalle mani volevi dalle mani peccato originale
che volevi dalle mani sentivi dalle mani
peccato originale volevo l'anima
Intanto piove polvere nei fossi e sui binari
daimuri di Dublino sul mio filo la tua scia
volevo l'anima ho sete d'anima
E cigola anche il cuore se lo lascio andare via
peccato fosse un giorno strano o solo una bugia
volevo l'anima io bevo anima
E venivi dalle mani volevi dalle mani peccato originale
che volevi dalle mani sentivi dalle mani
peccato micamale volevo l'anima ho sete d'anima
E venivi dalle mani prendevi dalle mani peccato mica male
Writer(s): Gianna Nannini

è un anno che non prendo zucchero in nessuna forma, la bibita è la spremuta e senza zucchero


Adesso
Le bibite zuccherate fanno invecchiare il cervello. Lo rivelano due studi condotti dalla Boston University.
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