Marzo la dice lunga su chi sale e chi scende in tv perché siamo nel pieno del “periodo di garanzia”, quando i canali televisivi esibiscono le audience che nell’autunno successivo faranno lievitare o ammosciare le tariffe degli spot e quindi i ricavi dei broadcaster.
Marzo del 2017 sta segnando, per ora, un buon successo della RAI che nel prime time, grazie alla buona tenuta dei tre canali maggiori e al piglio nuovo assunto dai canaletti sperduti nel telecomando dal 10 in su, guadagna 1 punto in percentuale (in soldoni l’equivalente di qualche decina di milioni di euro).