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01/04/15

cerco il paniere dei prodotti di maggior consumo,pare cercare l'oro,istat ocme sei strano,la verità che i rilievi istat sono fslsi,la vita dal 2001 costa il doppio,ma la pensione è la metà

Dieci anni di euro, lungo salasso
La spesa costa il 70% in più

Aumenti a due cifre per gli alimentari
E il dentista si paga il doppio

Risultati immagini per spesa foto
BOLOGNA - Dieci anni di euro non sono passati senza lasciare tracce sulle tasche dei bolognesi. Da quando, nel gennaio 2002 è stata introdotta la moneta unica, il cosiddetto «effetto euro» si è fatto sentire, portando a una consistente crescita dei prezzi, che certo non è stata d’aiuto in un periodo già appesantito dagli effetti della più grande crisi economica dal ’29.
Analizzando i dati forniti dalle associazioni dei consumatori e dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe del Ministero dello Sviluppo Economico, si conferma quello che, tra l’altro, in molti percepiscono da tempo: negli ultimi 10 anni a Bologna i prezzi sono cresciuti praticamente in tutti i settori, con punte che fanno pensare. Beni di prima necessità come pasta, latte e carne costano oggi più del 60%, quando l’inflazione su Bologna nel periodo dal 2001 al 2009 (dato Istat) è del 22%.
Gli aumenti che colpiscono di più riguardano sicuramente i generi alimentari: in particolare l’insalata (+96,5 % al kg), l’olio extra vergine d'oliva (+92,5% al litro), la carne bovina (+70,4% al kg). La pasta, passata dalle 2.200 lire al kg del 2001 (1,14 euro) agli 1,85 euro attuali, è aumentata del 65%. Così se nel 2001, per esempio, una casalinga in media per acquistare un chilo di pasta, un litro di latte e un chilo di insalata spendeva 5.750 lire (2,97 euro), oggi arriva a spendere 5,12 euro, con un aumento di più del 70%. Una mazzata non indifferente per le tasche dei bolognesi. A sorpresa invece, secondo l’Osservatorio Prezzi diminuisce il prezzo del pane che cala dell’8%. Se nel dicembre 2001 un chilo di pane costava 5.440 lire, pari a 2,81 euro, oggi lo stesso tipo di pane costa 2,59 euro, anche se su questo dato non è d'accordo l’associazione Panificatori, secondo cui l’aumento c’è stato, e del 25%.
Secondo Marinella Degli Esposti, presidente dettaglianti ortofrutticoli Ascom, questo aumento generalizzato è dovuto all’accresciuto prezzo delle materie prime e dei costi di lavorazione, mentre sarebbero da escludere delle forme di speculazione: «Incide l’aumento di beni come l’elettricità e il carburante, si tratta di una crescita dei prezzi piuttosto fisiologica» spiega la Degli Esposti. Anche per Francesco Mafaro, presidente dell’associazione Panificatori: «Gli aumenti sono da ascrivere al maggiore costo delle materie prime». Neanche i settori servizi e tempo libero sono stati risparmiati dai rincari: un’otturazione dal dentista oggi, ad esempio, costa mediamente 127 euro, il 98% in più del 2001, quando costava 120.000 lire (62 euro), mentre il gasolio è passato dalle 1.900 lire al litro (0,98 euro) a 1,44 euro. Anche prendere qualcosa al bar pesa di più nelle nostre tasche: per una bevanda analcolica si può arrivare a spendere il 94% in più.
Tra i beni e servizi meno toccati dagli aumenti ci sono: il caffè espresso al bar (+22%), una messa in piega (+18,5%), il biglietto del cinema (+23,7%). Anche una margherita in pizzeria costa «solo» il 29% in più. Invece per una donna, una messa in piega e un taglio di capelli oggi costano circa 39 euro, contro i 31 euro del 2001. Un aumento del 25%, uno dei pochi dati in linea con l’inflazione. In definitiva, per molti beni di prima necessità, il primo decennio di moneta unica ha portato aumenti ben più consistenti di quelli previsti dall’andamento medio dei prezzi. Un compleanno sofferto per l’euro e soprattutto per i consumatori, in un periodo in cui si parla sempre più frequentemente di seconda recessione.
Noemi Bicchiarelli
Domenico Mascialino
05 settembre 2011(ultima modifica: 06 settembre 2011)
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demata
il  05/12/2007   ore  17:15
Io ricordo che a mercato con 5000 lire facevi la spesa di frutta e verdura al sabato per 2 persone e che con 250.000 si mangiava un mese, sfizi a parte. Sappiamo tutti cosa farci con 2,50 euro di questi tempi: un chilo di mele, ancora per poco. Ma non è questo il problema di memoria degli Italiani. L'amnesia consiste nel non ricordare che una ventina d'anni fa due nostri connazionali, professori emeriti ascoltati da tutt'Europa, erano in disaccordo se partire dalla moneta e dal mercato finanziario unici o dal sistema di collocamento al lavoro e di formazione. Se ne parlò dovunque: merci contro persone. Vinse la prima ipotesi e oggi l'Euro va alle stelle, siamo senza regole comunitarie per il lavoro e per i titoli di studio di scuola secondaria ed a Strasburgo si parlano più lingue che a Babele. Vi immaginate, viceversa, i nostri ragazzi FI-NAL-MEN-TE mettersi a studiare, che con un diploma italiano possono iscriversi ad un collocamento svedese e che, a parità di studi, tutte le posizioni migliori di Manpower se le prendono i figli dei nostri immigrati di rientro dalla Germania e Belgio? E le immaginate le aziende straniere che facilitate ad investire da noi e portare un pò di soldi e legalità al Sud invece che essere focalizzate sulle acquisizioni bancarie e la creazione di posti di lavoro "a basso costo" ad Est? Vi ricordate che l'oggi poteva essere così. Purtroppo ricordo solo uno dei due cognomi, uno era Monti ... qualcuno sa dirmi l'altro?
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AlbiAlbi
il  04/12/2007   ore  17:06
Cassette Vinili e CD... Cassette 18'000 lire, Vinili 24'000 lire, CD 24'000 lire... mi ricordo cosi'.. pero' NON HO MAI CAPITO PERCHE' DAI PREZZI ALTI PER LA NUOVA E 'MIGLIORE' TECNOLOGIA (CD) poi non si sono abbassati, produrre un CD COSTA MENO di produrre una Musicassetta!!! CI HANNO SEMPRE PRESO IN GIRO!!!
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mati
il  03/12/2007   ore  13:35
Posso giocare anch'io alla lista della spesa??? Panda vecchio modello scassata: pieno di benzina, 37mila lire; oggi più di 40 euro. Cinema di Villar Perosa (le ultime frontiere della Provincia!!!): biglietto intero 7mila lire, oggi 5 euro (per alcuni spettacoli sale a 6). Birra piccola, 3mila lire; poi ho smesso di bere e non so quanto costa oggi. CD: circa 20mila lire (e per me erano già troppe!), ma alcuni arrivavano a 30; oggi non ci provo neanche ad entrare in un negozio di dischi, ma credo si aggirino tra i 15 e i 20 euro. Sigarette: mi ricordo le Marlboro che costavano 4.800 lire, facevo quarta superiore, era il 1997, circa. Oggi ho cambiato marca, ma le Windstone costano 4,30 euro. Ciao e grazie per il gioco. Sulla ricerca non mi esprimo, diciamo che mi ha divertito. Buona giornata... a suon di euro!
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Giovanni
il  03/12/2007   ore  11:15
Ho controllato le mie vecchie bollette, per l'acqua prima pagavo circa 100.000£ l'anno poi sui 60€, ma l'AQP credo sia un caso particolare, mentre per la luce sono partito da bollette di 90000£ per arrivare oggi a 130€ con un incremento esponenziale dei costi soprattutto negli ultimi 2 anni. Il gas una bombola prima 22.000£ ->17€ ora.
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Flavia Amabile
il  03/12/2007   ore  10:35
Giovanni, grazie, sei un fenomeno! Io faccio e facevo la spesa tutti i giorni ma non ricordo quanto costavano nel 2001 il pane o il latte. Forse ricordo quanto costavano i libri probabilmente perchè mi colpiva di più il loro prezzo. Comunque ora iniziamo ad avere un quadro più preciso. Alcuni aumenti eccessivi sono arrivati in un secondo momento. Penso al pane per esempio. Mi dai anche qualche indicazione sui costi come luce, acqua, gas se ce l'hai? Mi hai dato un'idea....
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Giovanni
il  03/12/2007   ore  10:01
Cara Flavia, il prezzo del cinema non lo sapevo e non lo so adesso, non ci vado per i soldi. Però ti posso dire con precisione il resto, 1Kg di pane 2000/2500 Lit. (la differenza sta fra semplice panino e pane casereccio) oggi 2,4-2,7€, 1L di latte (non di marca) 800£ -> 0,75€, Pelati confezione da 800g 500£ ->0,60€, carne di maiale 5.550 Lit./Kg -> 6,5€/Kg (stesso taglio naturalmente, prezzi Coop Estense), Vitello 6.500€/Kg ->7,50€/Kg (come per il maiale).
Potrei contiunuare ma sarebbe solo una lista della spesa. Però voglio dire che questi ricercatori dovrebbero impigare meglio il loro tempo ed i nostri soldi, e non fare questa farsa d'indagine. Invece di chiedere il prezzo del cinema, perchè non hanno chiesto il prezzo del bollo su un versamento postale? Forse perchè luce, acqua ecc. si paga tutti? Cmq., prima era di 1.500 Lit. ora 1€.
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serratus
il  03/12/2007   ore  08:05
Non ricordo il prezzo del biglietto del cinema anche perchè negli anni trascorsi non mi è stato consentito, per motivi personali,frequentare tali sale, ma ricordo benissimo il prezzo di un collirio del quale,per ovvie ragioni, non faccio il nome.
Tale collirio ( una soluzione con acqua e cloruro di sodio, cioè sale da cucina) costava lire 4.500. Con l'entrata dell'euro il presso è diventato 5 euro; oggi costa euro 15.50.
Dove è il problema?
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Mauro
il  03/12/2007   ore  02:35
La politica dell' EUrovinalira! In uno scenario di confusione, anche per i circa 150 partiti (ci mancava solo quello della Birra...che circa 10 anni prima cèra stato in Polonia), il voto alle europee del 99 si prefiggeva obiettivi alla grande, tra i quali quello di ridurre la sudditanza verso gli Usa che determinava le continue scivolate dell'euro... dell'europa monetaria voluta da Prodi e che secondo Ida Magli era a rischio di 3° conflitto mondiale.L'Europa di Maestricht era inadeguata, non garantiva neanche il "mangime" (mucca pazza, cibi di Frankeinstin, polli alla diossina,..) ed ecco che Prodi "riscopre" la nuova frontiera dell'Europa politica, cui l'on. Antonio Martino ne rivendicava i diritti d'autore. Il Pil e l'occupazione ai minimi storici, stagnazione della produzione e debito pubblico a quota 2.500.000milardi e la pioggia di condanne che vanno da quelle sulla magistratura, con i 5.000 ricorsi (il 75% dei 13 paesi!!??) che inondavano la Corte di Strasburgo, a quelle sui "cartelli confusi" dopo una verifica fatta su 13.000 km di strade e sulla lala utilizzazione dei fondi per la formazione. Quali i passi in avanti dopo più di 8 anni e con l'euro fortissimo? Alla sudditanza verso gli Usa dovuta "all'inestinguibile debito" per averci liberati (...) si è aggiunta quella verso la Ue cui il "biglietto" per entrare e per restare è sempre più caro, mentre i parametri restano tutti negativi!(e i 10 milioni per l'ingiusta detenzione del 2001 diventano 43 nel 2003, fare un esempio del "gambero"; ma chi ne parla...vero Rory?) Altro che lucciole (per lanterne?), in vetrine come nel civile nord o nascoste (dice bene Rory)..."bambole non c'è una LIRA"!!
Scritto da
claudia
il  02/12/2007   ore  23:42
Certo che mi ricordo il prezzo del biglietto del cinema! Nella nostra città, medio-piccola, costava prima dell'euro Lit. 10.000 (5,16); nei primissimi mesi del 2002 fu convertito esattamente, subito dopo arrotondato a 5,50.
Dalla parrucchiera pagavo per taglio e piega 25.000 lire (12,91); dopo qualche settimana arrotondò, perché trovava difficoltà (sic!) con gli spiccioli; poi ci prese gusto ed oggi chiede per lo stesso servizio 21,00 euro (incremento in cinque anni 65%).
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rory
il  02/12/2007   ore  23:16
Odilio, evidentemente il Belgio è un paese civile governato da persone rispettabili che rispettano i cittadini, al contrario del Italia, dove i cittadini vengono trattati come fossero dei semideficienti. La cosa buffa è notare che chi considera gli italiani semideficienti siano, nei migliore dei casi degli ipodotati. Ma veda, il problema credo sia nella totale assenza di rappresentanza, il cittadino è completamente solo in quanto i sindacalisti hanno l unico scopo di garantire lunga vita la governo amico e svolgono l attività quale viatico per un futuro politico, dei lavoratori gli frega meno che nulla. I mezzi di informazione, i giornalisti in grandissima parte anziché fare il loro mestiere mostrano essere poco meno che dei camerieri prezzolati. Le faccio un esempio: le sarà capitato di leggere ed ascoltare i nostri politici prendere ad esempio altri paesi quando devono alzare l età pensionabile: citano la Germania quale illuminato esempio, omettendo che i lavoratori tedeschi hanno salari che sono tre volte quelli dei lavoratori italiani, ed hanno servizi che noi ci scordiamo. E mai una volta che si prenda la Germania quale esempio quando si devono rinnovare i contratti. Mai che ci sia un solo giornalista che faccia un rilievo in tal senso. Possono dire tutte le cialtronerie che gli pare senza colpo ferire, senza che nessuno faccia notare la disonestà intellettuale. Vale per la destra e per la sinistra. I nostri politici quando si tratta depredare la povera gente, varare indulti, provvedimenti pro domo loro e porcherie varie sono in assoluta sintonia. Diciamo che hanno una certa qual disinvoltura morale ed etica. I cittadini dovrebbero pretendere di essere rappresentati e governati da persone rispettabili, se non stimabili almeno che siano rispettabili, dovrebbe essere il minimo sindacale, invece sembra sia un utopia

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